La Fatturazione Elettronica in Italia
L'Italia ha ottenuto una nuova proroga per mantenere l'obbligo di fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2025, o fino all'entrata in vigore delle normative nazionali del pacchetto europeo ViDA, volto ad adeguare le linee guida sulla fatturazione nell'Unione Europea. Questa proroga assicura la continuità del sistema di fatturazione elettronica in Italia, che si è dimostrato efficace nel ridurre l'evasione fiscale e nel semplificare gli adempimenti fiscali delle imprese, in particolare riducendo i loro costi amministrativi.
L'implementazione di questa deroga è il risultato dei successi del sistema di fatturazione elettronica italiano, che ha facilitato il controllo fiscale attraverso strumenti come i registri precompilati degli acquisti e delle vendite, nonché le dichiarazioni IVA precompilate. Questa politica di deroga è stata rinnovata tre volte: inizialmente nel 2018, poi nel 2021, e l'ultima richiesta presentata nel 2024 mira a estendere il sistema mentre si perfeziona la normativa per la sua piena adozione nel quadro della direttiva IVA 2006/112/CE. Quest'ultima favorirà le fatture elettroniche rispetto a quelle cartacee ed eliminerà la necessità di approvazione del destinatario per la ricezione dei dati.
L’Italia è uno dei Paesi europei più impegnati nell'innovazione e nella trasformazione digitale. È stato uno dei primi a promuovere la fatturazione elettronica presso le pubbliche amministrazioni e, a sua volta, il primo Stato dell'Unione Europea a estendere tale obbligo anche al settore privato. Si trattava di un fatto insolito nel contesto giuridico europeo, in quanto le normative europee consentivano la fatturazione elettronica obbligatoria solo nella sfera B2G. Per essere pionieri nell'estendere questo obbligo al settore privato, era necessaria l'approvazione del Parlamento Europeo.
In seguito al consolidamento della fatturazione elettronica, il sistema è in continua evoluzione grazie all'inserimento di miglioramenti e cambiamenti che si traducono in una maggiore portata della digitalizzazione della pubblica amministrazione.
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Fattura Elettronica B2G
Con l'obiettivo di promuovere il commercio transfrontaliero, dal 2014, la fatturazione elettronica B2G è stata regolamentata dall'Unione Europea attraverso la Direttiva 2014/55/UE “Relativa alla fatturazione elettronica nella contrattazione pubblica”. Essa stabilisce che tutte le amministrazioni pubbliche devono essere in grado di gestire le fatture elettroniche. Per conformarsi alla direttiva, gli Stati membri hanno effettuato le corrispondenti trasposizioni nella loro legislazione.
La Repubblica Italiana ha recepito questa Direttiva con il Decreto n. 148/2018. Tuttavia, l'uso delle fatture elettroniche in questo paese risale a molto tempo prima della legislazione comunitaria. La prima legge sul loro utilizzo risale infatti al 2007 (articolo 1, commi da 209 a 213, della legge 24 dicembre 2007, n. 244), rendendo l'Italia uno degli Stati pionieri della revisione elettronica.
e-Procurement nel servizio sanitario pubblico
Il 1° febbraio 2020 il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) ha avviato il processo di acquisto di beni dai fornitori per via elettronica, utilizzando la piattaforma NSO. Questa mossa segna un passo strategico verso la dematerializzazione dei processi di acquisto all'interno della rete sanitaria pubblica italiana.
NSO è una piattaforma progettata per facilitare lo scambio elettronico di ordini tra gli enti pubblici del settore sanitario e i fornitori del Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
Fattura Elettronica B2B/B2C
Come nel settore pubblico, anche la fatturazione elettronica tra aziende private è soggetta alla legislazione europea. In questo caso, si tratta della Direttiva 2010/45/UE "relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto", che modifica la Direttiva 2006/112/CE, creata per migliorare il funzionamento del mercato interno e promuovere l'interoperabilità tra gli Stati membri.
Questa direttiva stabilisce che l'uso della fatturazione elettronica è subordinato all'accettazione del destinatario. Pertanto, l'Italia ha avuto bisogno dell'approvazione di una deroga da parte del Consiglio Europeo per poterne richiedere l'utilizzo senza la necessità dell'approvazione del destinatario.
La deroga si è concretizzata nel 2018 con la Decisione di Esecuzione (UE) 2018/593, grazie alla quale il governo italiano ha potuto rendere obbligatoria la fatturazione elettronica nel settore B2B.
Nel settore B2C ("Business to Consumer"), le aziende sono obbligate a emettere fatture elettroniche in tutti i casi in cui il consumatore privato ne faccia richiesta.
Dichiarazione elettronica di fatture estere
All'inizio dell'obbligo, le fatture estere ricevute e spedite dalle aziende italiane dovevano essere dichiarate all'Agenzia delle Entrate attraverso il documento Trasmissione Dati Fatture - TDF. Questo sistema di dichiarazione fiscale delle fatture estere si chiamava "Esterometro", ma è stato sostituito nel 2022.
A partire dal luglio 2022 infatti, le fatture elettroniche vanno dichiarate elettronicamente attraverso il Sistema di Interscambio (SdI).
Questa misura è regolata dalla LEGGE 30 dicembre 2020, n. 178, che stabilisce che:
- La trasmissione telematica delle operazioni effettuate da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato deve essere effettuata entro i termini di emissione delle fatture o dei documenti attestanti l'operazione.
- La trasmissione telematica deve essere effettuata entro il quindicesimo giorno del mese successivo alla data di emissione del documento o alla data di ricezione del documento attestante l'operazione.
Dichiarazione di Intento
La Dichiarazione d'Intento è una dichiarazione normalmente presentata dagli esportatori che desiderano acquistare o importare senza applicare l'IVA sulle fatture che ricevono. A tal fine, una volta ottenuta l'autorizzazione dall'Agenzia delle Entrate, comunicano tale dichiarazione ai propri fornitori, affinché questi ultimi possano inserire i dati in fattura.
Questo tipo di fattura deve contenere le seguenti informazioni:
- Natura: codice di esenzione "N3.5" equivalente a "non imponibile - a seguito di dichiarazioni d'intento".
- Tipo Dato: deve essere riportata la parola "INTENTO".
- Riferimento Testo: deve essere riportato il protocollo di ricezione della Dichiarazione d'Intento e il suo progressivo separato dal segno "-" o "/" (es. 08060120341234567-000001).
- Riferimento Data: va riportata la data della ricevuta telematica rilasciata dall'Agenzia delle Entrate e contenente il protocollo della Dichiarazione di Intento.
Nel caso in cui la Dichiarazione d'Intento indicata non sia valida, la fattura verrà scartata con il codice di errore 00477.
Elementi chiave della fatturazione elettronica en Italia
Sistema di Interscambio (SdI)
Il sistema di fatturazione italiano si chiama Sistema di Interscambio (SdI) ed è gestito dall'Agenzia delle Entrate.
IIl SdI segue un modello di fatturazione elettronica centralizzata con pre-validazione. Tutte le fatture elettroniche, siano esse B2B, B2C o B2G, devono essere inviate alla piattaforma governativa centrale per la loro approvazione e successiva consegna ai destinatari.
Caratteristiche della Fattura Elettronica italiana FatturaPA
La fattura elettronica italiana si chiama FatturaPA ed è stata regolamentata dal Provvedimento 30/04/2018, dal suo Allegato Tecnico e dai suoi successivi aggiornamenti.
Formato della FatturaPA
Si tratta di un formato XML definito dall'Agenzia delle Entrate.
Archiviazione
La conservazione dei documenti elettronici è regolata dalla normativa italiana sulla Conservazione Elettronica/Sostitutiva. Le fatture elettroniche B2B, B2C e B2G (così come altri documenti fiscali rilevanti) devono essere conservate per 10 anni, garantendo l'integrità, l'autenticità e la leggibilità nel tempo, e per questo è necessaria l'applicazione di firme e sigilli elettronici.
La fattura elettronica nel cloud
Le fatture nel cloud sono fatture elettroniche. Si tratta di documenti elettronici con le stesse caratteristiche legali e fiscali delle fatture cartacee. Uno dei loro principali vantaggi è che vengono archiviati nel cloud e la loro gestione è automatizzata attraverso soluzioni digitali. In Italia, il loro utilizzo è obbligatorio nei settori B2B e B2G.
Le fatture nel cloud devono avere un formato specifico e soddisfare determinati requisiti che ne determinano la validità. L'intero processo avviene in uno spazio digitale, così come l'archiviazione dei documenti, seguendo sempre parametri che ne garantiscono l'integrità. Questo sistema rappresenta un passo avanti verso la dematerializzazione e ha comportato un miglioramento qualitativo e quantitativo sia per le aziende che per le pubbliche amministrazioni, che sono state il motore della fatturazione elettronica.
L'adozione della fatturazione in cloud non riguarda solo le grandi aziende, ma è alla portata anche delle PMI e dei lavoratori autonomi. Vi sono infatti soluzioni tecnologiche adatte a diverse tipologie di aziende e volumi di affari. Dalle soluzioni basate su tecnologia EDI (Electronic Data Interchange) integrate nell'ERP aziendale, che automatizzano l'intero processo di preparazione delle fatture in cloud secondo i requisiti legali e tecnici, l'invio della fattura stessa e l'emissione di un flusso di notifiche per controllarne la gestione; alle soluzioni web attraverso moduli in cui i dati vengono inseriti manualmente, più adatte alle realtà con un volume contenuto di fatture elettroniche.
Vantaggi della fatturazione in cloud
La fatturazione in cloud comporta una serie di vantaggi grazie all'automazione dei processi di creazione, ricezione e gestione delle fatture che aumentano l'efficienza, riducono gli errori umani e consentono di tagliare i costi. Più avanzata è la soluzione, maggiori sono i benefici per l'utente.
Vantaggi della fatturazione in cloud:
- Aumentano l'efficienza dei processi amministrativi. L'emissione, l'invio, la ricezione e la registrazione dei documenti avvengono in modo immediato e automatico.
- Riduzione degli errori grazie all'automazione.
- Riduzione dei costi grazie alla natura digitale rispetto alla carta.
- Riduzione dei tempi di risposta e di pagamento grazie all'immediatezza dell'invio e della ricezione.
- Sicurezza nelle comunicazioni grazie alla gestione dell'invio attraverso reti private o utilizzando protocolli dedicati.
- Integrità dei documenti grazie all'applicazione di processi di verifica.
- Integrazione con i sistemi gestionali di emissione e ricezione delle fatture elettroniche.
- Conservazione e archiviazione in cloud.
L’Italia all’avanguardia nell’implementazione della Fatturazione Elettronica B2B
L'Italia è stato uno dei primi Paesi al mondo (e il primo in Europa) a implementare un modello di fatturazione elettronica obbligatoria tra le aziende. Questo impegno verso la fatturazione elettronica ha portato grandi benefici al governo italiano. Il primo anno di introduzione massiva della fatturazione elettronica ha portato alle casse dello Stato 3,5 miliardi di euro. I benefici sono diventati ancora più evidenti con il passare del tempo, quando l'introduzione si è consolidata e il tessuto imprenditoriale italiano ha iniziato a raccogliere tangibilmente i vantaggi della digitalizzazione derivanti dalla fatturazione elettronica, sia direttamente che indirettamente.
I buoni risultati della digitalizzazione del sistema fiscale grazie all'uso della fatturazione elettronica sono serviti da ispirazione per altri Paesi, che hanno iniziato a sviluppare i propri sistemi di fatturazione elettronica, alcuni imitando il modello del SdI. Puoi consultare lo stato di avanzamento dei progetti di fatturazione elettronica in altri Paesi qui.