Quali paesi gestiscono lo scambio di fatture elettroniche tramite Peppol

Sebbene Peppol sia stato inizialmente progettato dall'Unione Europea per facilitare gli scambi transfrontalieri tra aziende ed enti pubblici dell'Unione stessa, grazie al suo vantaggio in termini di interoperabilità e telecomunicazioni è diventato un modello di successo e viene utilizzato anche al di fuori dell'UE.
Il sistema Peppol consente alle aziende di inviare e riceere ordini, fatture elettroniche, bolle di consegna, ecc., indipendentemente dal Paese in cui si trovano.
Le aziende che utilizzano questo sistema beneficiano anche di un insieme unificato di standard per lo scambio di dati. Ogni giorno sempre più paesi si uniscono alla rete per inviare e ricevere fatture elettroniche e altri documenti.
Quali paesi gestiscono lo scambio di fatture elettroniche tramite Peppol?
Attualmente, ci sono membri OpenPeppol in 38 paesi in totale (31 paesi in Europa più Australia, Canada, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Singapore e Stati Uniti).
Con Peppol, le aziende in Europa possono facilmente scambiare documenti oltre confine. Si tratta di una rete unica per l’intero continente (non una per ciascun Paese) attraverso la quale i documenti vengono condivisi in modo standardizzato.
Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Svezia, Italia, Polonia, Norvegia, Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia, Belgio, Austria, Islanda, Grecia, Portogallo, sono alcuni dei paesi europei che appartengono alla rete Peppol.
Regno Unito
Lo scambio elettronico di documenti tra il National Health Service ed i suoi fornitori deve essere effettuato in modo standardizzato attraverso Access Point collegati alla rete Peppol.
Francia
La Francia sta implementando la fatturazione elettronica obbligatoria, che sarà disponibile attraverso il proprio portale chiamato Chorus Pro, che funzionerà con due tipi di sistemi, uno dei quali sarà Peppol.
Danimarca
I paesi scandinavi sono all’avanguardia nella fatturazione elettronica in Europa.
La Danimarca, insieme a Svezia, Finlandia e Norvegia, è stata pioniera nell’incorporare la fattura elettronica nelle proprie istituzioni pubbliche, ancor prima che arrivassero le direttive europee in materia.
Il suo sistema nazionale di fatturazione elettronica è collegato a Peppol, per consentire ai fornitori stranieri di scambiare documenti con enti pubblici danesi seguendo questi standard.
Norvegia
Gli enti pubblici norvegesi richiedono fatture elettroniche ai propri fornitori dal luglio 2012 e, sebbene utilizzino un sistema proprietario, seguono le specifiche Peppol.
Svezia
Dal novembre 2014 gli enti governativi svedesi hanno iniziato a collegarsi alla rete Peppol per promuovere gli appalti pubblici. Sebbene inizialmente fosse volontario, dal 2018 è stato reso obbligatorio.
Irlanda
Lo scambio di fatture elettroniche con gli enti pubblici in Irlanda deve avvenire attraverso la rete Peppol, non disponendo di un'altra piattaforma a livello nazionale.
Olanda
Anche nei Paesi Bassi, da gennaio 2017, tutti i fornitori che lavorano con la Pubblica Amministrazione olandese devono inviare le fatture in formato Peppol.
Austria
Il governo austriaco non richiede, ma consente, la ricezione dei documenti tramite Peppol attraverso un Access Point.
Italia
In alcune regioni d'Italia è stato implementato il sistema Peppol per le transazioni relative agli appalti pubblici.
Belgio
In Belgio le fatture elettroniche vengono inviate alle amministrazioni pubbliche secondo il modello di interoperabilità Peppol.
La Fattura elettronica B2B entrerà in vigore il 1° gennaio 2026 per tutte le aziende e sarà obbligatorio inviare e ricevere fatture elettroniche. Il modello di fatturazione elettronica sarà Peppol, già utilizzato nel contesto B2G.
Germania
Tutti gli stati federali e le pubbliche amministrazioni devono poter ricevere le fatture elettroniche tramite Peppol.
Singapore
Il paese asiatico è diventato il primo paese al di fuori dell'Europa ad aderire alla rete Peppol. Singapore ha scelto la rete di infrastrutture e standard Peppol per implementare la fatturazione elettronica a livello nazionale.
Da gennaio 2019 ha attivato la fatturazione elettronica e punti di accesso e fornitori di servizi certificati hanno iniziato a offrire soluzioni di connettività di rete e fatturazione elettronica. Il governo di Singapore mirava ad aprire le porte a un mercato globale, migliorare la competitività delle aziende e far avanzare la digitalizzazione nell’ambiente B2B.
Australia e Nuova Zelanda
Poco dopo, nel febbraio 2019, Australia e Nuova Zelanda hanno annunciato l’adozione del framework Peppol per la fatturazione elettronica.
Entrambi i paesi hanno istituito delle Peppol Authority indipendenti nell’ottobre 2019 e stanno lavorando insieme per creare un ambiente imprenditoriale fluido.
L’approccio comune alla fatturazione elettronica rappresenta un altro passo nella trasformazione digitale di entrambe le economie e sfrutta le opportunità che offre in un mercato globale.
Giappone
L'EIPA (Electronic Invoicing Promotion Association) ha annunciato che analizzerà gli standard Peppol e spera di creare uno standard giapponese per le fatture elettroniche. L'EIPA chiede al governo di creare un sistema che educhi e promuova l'uso della fatturazione elettronica per le imprese. Se possibile, sperano che possa essere accelerato per rendere più facile per le aziende conformarsi alla legge.
Stati Uniti d'America
Il BPC, insieme alla Federal Reserve, sta guidando la creazione di un sistema standardizzato di scambio di documenti elettronici negli Stati Uniti. L'iniziativa mira a stabilire un modello di fatturazione elettronica e a creare una rete di scambio di documenti simile alla rete Peppol emersa nel mercato europeo.
I partecipanti al progetto pilota della BPC per lo scambio di fatture elettroniche hanno creato la Digital Business Network Alliance (DBNAlliance) come entità legale incaricata di supervisionare la nuova rete di scambio elettronico. In qualità di ente di supervisione, la DBNA sarà responsabile della definizione di politiche, standard, meccanismi di sicurezza, regole e linee guida che costituiscono il quadro di scambio. La DNBA offre inoltre agli Access Point la possibilità di aderire all'alleanza e li aiuterà a connettersi alla rete.
Che ruolo hanno gli Access Point?
L'accesso alla rete Peppol avviene attraverso gli Access Point (AP). Per comunicare e scambiare messaggi sulla rete quindi, è necessario che mittente e destinatario dispongano di un Access Point, che si incarica di gestire le comunicazioni da e verso altri AP.
Gli Access Point sono punti certificati dall'associazione OpenPeppol che utilizzano protocolli e formati di documenti standardizzati e applicano algoritmi di firma elettronica ai documenti.
OpenPeppol è un'associazione internazionale composta da membri del settore pubblico e privato.
Questa associazione è responsabile dello sviluppo e del mantenimento delle specifiche Peppol, dei componenti di base e dei loro servizi e dell'implementazione in tutta Europa.
I punti di accesso sono responsabili della condivisione dei file.
EDICOM è un Peppol Access Point
EDICOM si impegna a facilitare lo scambio di informazioni a livello internazionale per le grandi aziende.
Uno dei modi in cui lo fa è attraverso la certificazione come punto di accesso Peppol, convertendo i documenti secondo le regole e gli standard Peppol, garantendo che raggiungano il destinatario in modo sicuro.
Disponendo di una piattaforma internazionale di fatturazione elettronica, garantisce l'interconnessione e l'interoperabilità in un contesto globale, rendendo possibile lo scambio di fatture elettroniche adattate alle leggi di ciascun paese.
La soluzione di EDICOM per operare con Peppol è riconosciuta a livello internazionale e conta clienti in tutto il mondo.
Ad oggi, EDICOM è registrata come Peppol Access Point in Spagna, Italia, Singapore, Australia e Nuova Zelanda.