FAQ's Webinar: e-Fattura: Cosa cambia in Italia-EU-Mondo
Abbiamo preparato una selezione delle domande più frequenti sorte durante il Webinar “Fattura Elettronica: Cosa cambia in Italia, in Europa e nel Mondo”. Durante l’evento i nostri esperti vi hanno illustrato le principali novità sulla Fatturazione Elettronica in Italia, in Europa, in Ameria e in Asia/Pacifico e gli assistenti hanno realizzato domande ai nostri esperti. In questo documento troverai un riassunto delle risposte:
FAQ's ITALIA
Per evitare l'ESTEROMETRO occorre che tutti i nostri fornitori esteri emettano fattura con il formato elettronico?
No. Per evitare l'ESTEROMETRO l'azienda che riceve fatture dall'estero può decidere di adeguare i propri sistemi ed emettere i consueti documenti (integrazione IVA/autofattura) in forma elettronica usando il tracciato XML (valorizzato con i TD corretti) e inviandoli allo SDI. La ricezione delle fatture dai fornitori esteri può continuare ad avvenire secondo i canali abituali.
Se ho capito bene, vengono introdotti nuovi Tipi Documenti che nel momento dell'importazione delle fatture fornitori UE ed Extra UE permettono di creare l'integrazione IVA/autofattura che va inviato allo SDI? In questo modo non deve essere fatto l'ESTEROMETRO, giusto?
Si, l'azienda deve comunque adeguare i propri sistemi per generare i documenti XML con il Tipo Documento appropriato.
È possibile ricevere da un fornitore estero B2B una fattura elettronica? Se sì, come?
Ci sono diversi modi per fare fattura elettronica con un fornitore estero, ad esempio il fornitore può abilitare un canale di invio usando lo SDI (anche se non obbligato), oppure può inviare una fattura via EDI, PEPPOL o altri canali (in tali casi però la fattura non viene registrata dall'AdE).
Rispetto al TIPO DOCUMENTO (per fatture estere in ricezione), oltre ad avvalersi della possibilità di inviare a SDI il documento XML con TD di tipo integrazione/autofattura, bisogna anche produrre un XML della fattura ricevuta e mandarlo a SDI?
Al SDI bisogna inviare esclusivamente l'XML con TD di tipo integrazione IVA/autofattura. Volendo si potrebbe allegare la scansione della fattura ricevuta all'XML dell'autofattura/integrazione IVA.
A partire dal 2021 abbiamo intenzione di spedire allo SDI anche le fatture UE ed Extra UE, attive e passive. Esiste un formato XML specifico come per la fattura semplificata o possiamo usare il formato della fattura ordinaria inserendo come <codice destinatario> "XXXXXXX" (7 X)?
Le fatture attive estere è già possibile inviarle allo SDI seguendo le indicazioni delle regole tecniche (es. campo codice destinatario valorizzato con XXXXXXX). Per comunicare all'AdE i dati delle fatture passive estere sarà possibile utilizzare l'XML con i Tipi Documento adatti alle integrazioni IVA/autofatture.
Il nuovo formato non entra in vigore il 4 maggio? E la "convivenza" con il vecchio formato, che prima era fino al 30 settembre, è stata prorogata al 31 dicembre?
Quella che era l'inizio della facoltà di usare il nuovo tracciato è stata prorogata dal 4 maggio al 1 ottobre. Il limite ultimo per abbandonare definitivamente l'uso del vecchio tracciato è il 31 dicembre 2020.
La fattura emessa (Italia) alla PA (Italia) deve essere firmata digitalmente per essere accettata dalla vostra piattaforma? È un requisito fondamentale?
La fattura può arrivare firmata alla piattaforma EDICOM ma non è strettamente necessario, in quanto la piattaforma è in grado di firmare digitalmente le fatture prima dell'invio alla PA italiana via SDI.
Le nuove specifiche in Italia sono valide sia per la fatturazione attiva che per quella passiva?
Sì, le nuove specifiche valgono per tutte le fatture.
Non è stato previsto un campo relativo alle DICHIARAZIONI DI INTENTO?
Non è previsto un campo apposito per la Dichiarazione di Intento nel tracciato FatturaPA.
Per gli 8 decimali, se continueremo ad usarne 2, l'XML funzionerà popolando gli ultimi 6 caratteri con zeri e sarà accettato dallo SDI, corretto? Es. 10,84000000 (come funziona ora)
Corretto, il valore Importo nel file XML deve contenere tra le 2 e le 8 cifre decimali per essere accettato da SDI.
L’implementazione più onerosa da un punto di vista tecnico/gestionale, conseguente all’introduzione delle nuove specifiche tecniche per la F.E. Italia, è quella relativa ai nuovi codici “Tipo Documento”. L’utilizzo di questi codici per la fatturazione attiva è da intendersi obbligatorio dal 01/01/2021? Se non è obbligatorio, è verosimile che lo diventi in futuro?
L'utilizzo dei "Tipo Documento" corretti è un'opportunità, ed è necessario se l'azienda decide di mandare i documenti corrispondenti sottoforma di XML al SDI. Al momento non è obbligatorio inviare tutti i dati IVA delle fatture ricevute estere sotto forma di fatture ma è ancora ammesso l'invio di tali dati usando l'ESTEROMETRO.
Cosa accade se un mio fornitore usa il nuovo tracciato sin dal 1 Ottobre ed io attendo il 31 Dicembre 2020 ad usarlo?
Le due cose sono indipendenti. Non sapendo a priori quali fornitori sceglieranno di adeguarsi al nuovo tracciato e quali no, la cosa migliore è quella di essere pronti a ricevere entrambi i tracciati (vecchio e nuovo) sin dal 1 ottobre. La scelta di quando inviare fatture usando il nuovo tracciato è lasciata all'azienda (limite ultimo 31 dicembre 2020).
Quando dovremo testare la versione 1.6.1., come faremo a verificare se è OK? Avete voi un tool o sara l'AdE / SDI che lo metterà a disposizione?
Per i clienti EDICOM sarà possibile realizzare la validazione della sintassi XML e su richiesta i tecnici EDICOM potranno realizzare test direttamente con l'ambiente di test messo a disposizione da SOGEI.
I nuovi codici NATURA saranno validi anche per l'ESTEROMETRO? O per questo secondo tracciato rimangono solo i vecchi codici?
I nuovi codici NATURA saranno validi sia per FATTURE che per ESTEROMETRO.
Le fatture di integrazione TD16, TD17 ecc. chi le emette? Chi riceve la fattura emette un'autofattura TD16 oppure bisogna chiederla all'emittente?
E' l'azienda che riceve che può decidere di emettere i consueti documenti (integrazione IVA/autofattura) in forma elettronica usando il tracciato XML (valorizzato con i TD corretti) e inviandolo allo SDI.
Come si procede con la conservazione dei documenti in Italia?
In Italia esiste una normativa che regola la corretta conservazione dei documenti elettronici ai fini fiscali e civili, ed esistono provider tecnologici (come EDICOM) in grado di garantire la corretta applicazione dei processi legali di archiviazione.
FAQ's INTERNAZIONALE
L'Italia si sta già preparando alla fattura elettronica Europea?
Si, sono in corso gli adeguamenti dello SDI. Entro fine anno dovrebbe essere pubblicata un'estensione specifica per inserire 4 informazioni che ad oggi non è ancora possibile gestire nel "core" della fattura europea: Bollo, Cassa previdenziale, Ritenuta d’acconto e Split payment.
Cosa succederà in UK dopo la Brexit? Che tipo di obbligatorietà rimarrà?
Il lavoro fatto dal Regno Unito finora per trasporre la direttiva 2014/55/UE non verrà vanificato, ci si aspetta che anche dopo la Brexit continuino a essere allineati alla direttiva UE e che consentano alle aziende di poter inviare fatture elettroniche nei formati standard europei. Gli obblighi attuali dei fornitori del NHS (National Health Service) rimangono, e molto probabilmente in un futuro prossimo si estenderanno anche al resto delle regioni (ora si applica solo in Inghilterra).
Quando si parla di obbligo di FE B2G per uno Stato europeo, si parla di obbligo per i fornitori di quello Stato o anche per i fornitori internazionali che emettono fatture nei confronti delle PA di quello Stato?
Non c'è una regola unica. In alcuni casi sono coinvolti anche fornitori esteri, in altri casi solo i fornitori nazionali.
Quando si parla di regolamentazione della fatturazione elettronica B2B, si intende valida solo all'interno del medesimo Paese o anche tra Paesi diversi?
Finora la fattura B2B è stata regolata all'interno di un Paese di riferimento. Non esistono regolamenti per le fatture elettroniche B2B cross-border. L'utilizzo della fatturazione elettronica strutturata cross-border è lasciato all'iniziativa privata, ed i sistemi più utilizzati a tal scopo sono i sistemi EDI (Electronic Data Interchange).
Cambierà qualcosa per la fatturazione verso San Marino? Non ci sarà l'obbligo di trasmissione attraverso lo SDI?
È previsto che San Marino si allacci allo SDI. Al momento però non c'è una data certa.
La fatturazione elettronica standardizzata europea riguarderà solo i rapporti con le PA, oppure anche B2B (tra aziende private)?
L'obbligo riguarda solamente PA europee. Le aziende private hanno facoltà di utilizzare la fattura elettronica con le PA europee. Nulla osta a che il tracciato definito a livello europeo possa essere utilizzato liberamente anche in una relazione B2B.
Rispetto allo standard della Fattura Elettronica Europea, non ho capito se, nel futuro, sarà il sistema nazionale a convertire le fatture nel formato richiesto dal destinatario. Mi spiego meglio, se devo inviare una fattura elettronica in Germania, la mando allo SDI e poi ci pensano loro a trasformarla e inviarla oppure siamo noi a dover fare un doppio invio (1 allo SDI e 1 in Germania)?
Per inviare le fatture in Germania bisogna utilizzare il sistema di comunicazione ed il formato determinato dal cliente tedesco, lo SDI non fornisce questo servizio di tramitazione.
Nel caso in cui l'Italia in futuro aderisse alla fattura elettronica Europea, sarà obbligatorio usare la rete PEPPOL?
In Italia si prevede che il SDI venga abilitato a ricevere più formati, FATTURAPA e formati europei. Probabilmente PEPPOL sarà uno dei possibili canali di accesso per l'invio di fatture a SDI in aggiunta a quelli attuali (Webservice, SFTP, ecc.).
In base alla vostra esperienza, pensate che le aziende che attualmente effettuano l'interscambio dei dati via EDIFACT con l'avvento della fattura elettronica europea potranno utilizzare direttamente le fatture nel nuovo formato al posto degli scambi EDI?
In alcuni casi sarà possibile che la fatturazione EDIFACT lasci spazio alla fatturazione XML. In generale però i formati EDIFACT consentono di gestire una moltitudine di dati della fattura che non sempre trovano spazio nei formati definiti dalle PA. In molti casi i formati EDI sono utilizzati nelle relazioni cross-border tra privati dove non è prevista una regolamentazione in merito.
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