Nuova Zelanda: nuove regole per la fatturazione elettronica B2G
Il Ministero delle Imprese, dell'Innovazione e dell'Occupazione (MBIE - Ministry of Business, Innovation and Employment) ha pubblicato la quinta edizione delle “Government Procurement Rules” (Norme sugli appalti pubblici), che entreranno in vigore il 1° dicembre 2025. I requisiti principali includono:
Fatturazione elettronica per le agenzie governative: qualsiasi agenzia che invia o riceve più di 2.000 fatture commerciali nazionali all'anno deve essere abilitata alla fatturazione elettronica entro il 1° gennaio 2026.
Fatturazione elettronica obbligatoria per i grandi fornitori: le aziende con un fatturato annuo superiore a 33 milioni di NZD devono iniziare a inviare fatture elettroniche agli acquirenti governativi a partire dal 1° gennaio 2027.
Standard di pagamento più rapidi: entro il 2026 le agenzie dovranno pagare il 95% delle fatture elettroniche nazionali entro 5 giorni lavorativi.
Fatturazione elettronica B2G in Nuova Zelanda
La Nuova Zelanda sta seguendo l'esempio dell'Australia e sta procedendo con l'implementazione della fatturazione elettronica. Il governo neozelandese si è impegnato ad adottare la fatturazione elettronica per migliorare i processi aziendali e fiscali.
Il governo neozelandese già aveva stabilito che, a partire dal 31 marzo 2022, le agenzie governative centrali dovevano essere in grado di ricevere fatture in formato elettronico. Questa misura ha segnato l'inizio della transizione verso la fatturazione elettronica B2G obbligatoria nel Paese.
Nell'ambito di questa evoluzione, la norma 44 delle Norme sugli Appalti Pubblici propone che, dal 1° gennaio 2026, gli enti governativi della Nuova Zelanda debbano avere la possibilità di inviare e ricevere fatture elettroniche, nell'ambito di un nuovo mandato ufficiale che mira a modernizzare e digitalizzare i processi di fatturazione del settore pubblico.
Il requisito si applica agli enti che:
- Ricevono più di 2.000 fatture commerciali nazionali all'anno: devono poter ricevere fatture elettroniche tramite il loro sistema principale di contabilità fornitori.
- Inviano più di 2.000 fatture commerciali nazionali all'anno: devono essere abilitati a emettere fatture elettroniche dal loro sistema di contabilità clienti.
A partire dal 1° gennaio 2027, tutti i grandi fornitori che intrattengono rapporti commerciali con le agenzie governative neozelandesi saranno tenuti a inviare fatture elettroniche. Questo obbligo si applica specificamente alle aziende con un fatturato annuo superiore a 33 milioni di NZD. Con l'introduzione della fatturazione elettronica a questo livello, il governo mira a ridurre le spese amministrative, minimizzare gli errori e accelerare i cicli di pagamento per i contratti di valore elevato.
Il regolamento riguarda solo le fatture relative al credito commerciale interno, vale a dire i pagamenti in dollari neozelandesi per beni o servizi già consegnati all'interno del Paese, nel normale corso degli affari.
Cosa è al di fuori del mandato:
- Rimborsi ai dipendenti
- Pagamenti di affitto, utenze o leasing
- Pagamenti con carta di credito, finanziamento o assicurazione
- Pagamenti contrattuali senza fattura (ad esempio anticipi su lavori infrastrutturali)
Con questa misura, il governo neozelandese intende migliorare l'efficienza della spesa pubblica, aumentare la trasparenza e facilitare l'interazione tra il settore pubblico e i fornitori.
La rete Peppol per la fatturazione elettronica in Nuova Zelanda
La Nuova Zelanda sta attraversando una trasformazione digitale dei suoi processi di appalti pubblici e Peppol è al centro di questa evoluzione. Il governo ha adottato Peppol come infrastruttura ufficiale per la fatturazione elettronica tra enti pubblici e fornitori. La rete consente l'invio e la ricezione delle fatture direttamente tra i sistemi contabili, senza interventi manuali, riducendo errori, frodi e tempi di elaborazione.
A partire da marzo 2022, le agenzie governative centrali devono essere pronte a ricevere fatture elettroniche tramite Peppol. Ma il prossimo passo importante arriverà il 1° gennaio 2026: tutte le agenzie che gestiscono più di 2.000 fatture commerciali nazionali all'anno dovranno essere in grado di inviare e ricevere fatture elettroniche tramite questa rete.
Il governo prevede che entro quella data il 90% delle agenzie centrali lavorerà esclusivamente con la fatturazione elettronica tramite Peppol.
EDICOM è certificata come Peppol Access Point per operare nella rete Peppol in Australia e Nuova Zelanda. In Australia, è certificata dall'Australian Taxation Office (ATO) e in Nuova Zelanda dal Ministry of Business, Innovation and Employment (MBIE). Ciò significa che qualsiasi azienda o ente pubblico che desideri fatturare elettronicamente in Australia o Nuova Zelanda può farlo tramite la piattaforma di fatturazione elettronica globale di EDICOM.
Le aziende dovranno avvalersi di un Peppol Access Point certificato per lo scambio di fatture elettroniche. Inoltre, sia le aziende che gli enti pubblici avranno bisogno di un software di fatturazione in grado di convertire le fatture elettroniche dai loro sistemi gestionali nel formato standard Peppol BIS Billing 3.0. Nel caso della Nuova Zelanda, le aziende dovranno disporre di un New Zealand Business Number (NZBN).
PINT NZ: lo standard locale sulla rete Peppol
Per garantire che le fatture elettroniche siano compatibili con le normative e le pratiche commerciali locali, la Nuova Zelanda utilizza il Peppol Interoperability New Zealand Template (PINT NZ). Si tratta di un adattamento nazionale dello standard Peppol BIS Billing 3.0, personalizzato per le esigenze dell'ambiente neozelandese.
PINT NZ definisce con precisione come devono essere strutturate le fatture elettroniche e le note di credito inviate all'interno del Paese e quali dati devono includere. Ciò garantisce che sia gli enti pubblici che i fornitori privati possano integrarsi facilmente nel sistema, senza incomprensioni o errori di convalida.