Com'è strutturata la fattura elettronica in Austria?
L'Austria fa parte di quei paesi europei che hanno già adottato la fatturazione elettronica obbligatoria per la pubblica amministrazione. Da gennaio 2014 tutti i fornitori di beni e servizi dell'amministrazione devono utilizzare questo sistema nelle loro relazioni commerciali, indipendentemente dalla quantità dei contratti. L'obiettivo è ridurre l'uso della carta e snellire le operazioni, incrementando il risparmio economico.
Si calcola che più della metà delle aziende del paese, circa 90.000, sia in affari con la pubblica amministrazione. Per questo motivo il paese ha assistito a una rapida espansione di questa particolare tecnologia. Tutto ciò ha portato a una riduzione dei costi del 70% rispetto al processo tradizionale, che prevede l'utilizzo della carta, insieme a un risparmio statale di circa 7 milioni di euro all'anno.
Caratteristiche tecniche
Proprio come nel resto del mondo, il governo austriaco possiede un proprio modello di fattura elettronica, regolato dalla legge KTONG. Questa normativa accetta due formati differenti. Da una parte quello conosciuto sotto il nome di ebInterface, uno standard XML sviluppato da AUSTRIAPRO e dall'Università di Vienna, dall'altra lo standard internazionale PEPPOL, creato dall'associazione OpenPEPPOL e utilizzato in altre regioni europee, come l'Italia (Emilia Romagna), la Danimarca e prossimamente anche il Regno Unito.
Questi tipi di formato offrono inoltre la possibilità di inviare le fatture all'amministrazione in due diverse modalità:
- Mediante l'Unternehmensserviceportal o USP. Questa rappresenta la scelta ideale per tutte le aziende che desiderano utilizzare lo standard ebInterface. In base alle caratteristiche di ogni azienda, la normativa permette di emettere fatture in tre modi differenti:
- Completare un modulo nel portale e inviarlo attraverso la rete. È un'opzione ideale per quelle aziende che lavorano sporadicamente con l'amministrazione e che devono inviare solamente una fattura, poiché il processo viene realizzato manualmente ed è possibile fare errori.
- Caricare le fatture manualmente. In questo caso il processo consiste nel creare le fatture secondo lo standard richiesto con applicazioni gratuite e caricarle nel portale in un secondo momento.
- Generare e sviluppare un “webservice”. È l'alternativa più adatta per le aziende con frequenti relazioni commerciali con l'amministrazione. Consiste nel ricorrere a un fornitore esterno, come EDICOM, che provvederà a generare le fatture elettroniche nello standard richiesto e a inviarle alla pubblica amministrazione automaticamente.
- Mediante PEPPOL. Le aziende che decidono di optare per questo standard non devono effettuare alcuna registrazione nel portale USP. È necessario avere solamente un Access Point, vale a dire un fornitore esterno qualificato per operare con la piattaforma PEPPOL, come EDICOM. Anche in questo caso il processo avviene automaticamente, per questo è particolarmente consigliato per tutte quelle aziende che gestiscono un volume medio-alto di fatture elettroniche.
Una soluzione globale
Oltre all'Austria, anche altri paesi europei come l'Italia, la Spagna o il Portogallo hanno già implementato la fattura elettronica nelle loro amministrazioni. È inoltre previsto che anche la Francia o la Germania adottino prossimamente questo sistema. Ognuna di queste regioni deve soddisfare alcuni requisiti tecnici e legali differenti. Per questo motivo tutto ciò rappresenta una vera e propria sfida per le multinazionali.
Con lo scopo di facilitare l'adattamento e di massimizzare tutti i vantaggi di questo sistema, EDICOM ha sviluppato una piattaforma internazionale per le fatture elettroniche in linea con i requisiti stabiliti da oltre 60 paesi di tutto il mondo, tra cui anche l'Austria. Mediante questa soluzione integrata con l'ERP, le aziende possono creare e inviare fatture, oltre a connettersi alle pubbliche amministrazioni in modo totalmente automatico.