International Compliance,  Fattura Elettronica

La Svezia: fatturazione elettronica e dichiarazione digitale dell'IVA

La Svezia: fatturazione elettronica e dichiarazione digitale dell'IVA

L'Agenzia delle Entrate Svedese (Skatteverket) sta valuta tre modelli per soddisfare il requisiti dell'IVA elettronica (DRR) proposti dalla Commissione Europea (CE) per armonizzare i requisiti dell'IVA digitale dei 27 Stati membri.

Nel corso del 2022, la Skatteverket realizzerà una consulta sui tre diversi modelli:

  1. File di verifica fiscale standard (SAF-T) o notifica IVA (approccio PTC).
  2. Notifica delle operazioni in tempo reale Ad esempio, il SII in Spagna o l'RTIR in Ungheria (approccio CTC).
  3. Fatturazione elettronica: autorizzazione preventiva in tempo reale delle fatture da parte dell'Amministrazione. Ad esempio, in Italia, Polonia o Francia.

La Svezia intende assumere il controllo del processo di fatturazione

Dato che i governi di tutto il mondo cercano di colmare il divario IVA (perdita di entrate fiscali), molti si stanno indirizzando verso la notifica e la convalida obbligatoria delle fatture in tempo reale. 

Questo viene chiamato Continuous Transaction Checks (CTC) o reporting basato sulle transazioni. 

È disponibile in varie forme, tra cui fatture elettroniche o rapporti sugli elenchi delle transazioni. La maggior parte dei Paesi sta implementando controlli di convalida e controlli incrociati sui record dei clienti (in tempo reale) prima dell'emissione delle fatture.

La tendenza è iniziata in Sud America, con Paesi pionieri come Cile e Messico, ed ora si sta diffondendo in Europa e in Asia. L'UE sta valutando la propria versione dei requisiti di reporting digitale.

Tuttavia, c'è un'ampia varietà di standard nei Paesi membri, poiché molti di essi hanno lanciato i propri sistemi, il che presenta sfide significative per l'interoperabilità.

Per questo motivo, la Commissione Europea sta cercando di raggiungere una certa armonizzazione, a seguito del suo lavoro sulla standardizzazione della fatturazione elettronica principale. 

La Commissione Europea cerca di armonizzare le opzioni digitali

La Commissione Europea punta ad armonizzare le diverse opzioni digitali dei Continuous Transaction Controls (CTC) per la fatturazione elettronica dell'IVA ed il reporting in tempo reale.

A tal fine, ha avviato una revisione per introdurre i requisiti armonizzati di reporting digitale (DRR), precedentemente noti come "reporting basato sulle transazioni", in tutti i 27 Stati membri.

La revisione comprende una consultazione pubblica avviata nel gennaio 2022, il cui esito verrà preso in considerazione quando si apporteranno le modifiche alla Direttiva IVA, entro la fine del 2022.

L'obiettivo della revisione dei DRR è capire quali dati potrebbero essere raccolti e condivisi tra le autorità fiscali per produrre dati affidabili sulle transazioni in tempo reale allo scopo di rilevare le frodi relative all'IVA.

La CE prevede di emanare la Direttiva IVA che modifica la legislazione entro la fine del 2022 e potrebbe entrare in vigore nel 2024.

La Fatturazione elettronica in Svezia

La Fatturazione elettronica in Svezia è in vigore dal 2008, da quando la Swedish National Financial Management Authority (Ekonomistyrningsverket / ESV) ha stabilito che era obbligatoria per tutti i fornitori del governo centrale svedese.

L'obbligo è regolato da due ordinanze: l'Ordinanza relativa alla contabilità delle autorità (Förordning (2000: 606) om myndigheters bokföring §21f) ed allo scambio elettronico di informazioni delle autorità statali (Förordning (2003: 770) om statliga myndigheters elektroniska informationsutbyte § 3).

In queste pubblicazioni sono indicati i tre formati di fattura elettronica accettati dall'agenzia statale:

  • Svefaktura
  • PEPPOL BIS
  • SFTI Fulltextfaktur

Da allora, il Sistema di fatturazione elettronica svedese si è evoluto.

Dal novembre 2018, la Svezia richiede a tutti i fornitori che scambiano fatture elettroniche con il Governo Centrale di usare il sistema web PEPPOL.

Nel 2019, tale obbligo è stato esteso ai fornitori pubblici regionali e comunali, come indicato dalla Direttiva europea sugli appalti pubblici.

Questa direttiva, approvata nel giugno 2018, richiede a tutti i fornitori dello Stato, centrali, regionali o locali, di inviare le loro fatture in formato elettronico.

L'obiettivo è quello di promuovere l'uso di PEPPOL come rete di scambio, e di standardizzare il formato della fattura a PEPPOL BIS INVOICE 3.0.

Attualmente, le normative svedesi richiedono alle agenzie governative, oltre a poter ricevere fatture elettroniche, di poter anche inviare fatture tramite la rete PEPPOL ad altri enti pubblici.

Oltre alla fatture elettroniche, attraverso la rete PEPPOL possono scambiare anche ordini e cataloghi elettronici.

I requisiti obbligatori vengono rivisti dal DIGG (Myndigheten för digital förvaltning), ente responsabile della digitalizzazione della pubblica amministrazione svedese ed anche dell'Authority PEPPOL svedese, ed la non conformità può comportare sanzioni significative.

Nel settore privato, le aziende possono scambiare fatture elettroniche, ma su base volontaria.

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